Volume 2 di 2.
“Vite umane, vita anariane. Vite innocenti.”
La guerra sta per arrivare. Colpirà chiunque, senza fare distinzioni.
Lumia è prigioniera ad Aria, mentre Darkess, Daniel, Akira e Andra stanno cercando di raggiungere gli anariani. Arriveranno ad Hanat e incontreranno i regnanti, scoprendo molto di più circa la cultura degli autoctoni e il loro rapporto con gli avaliani, ma ci saranno delle complicazioni che richiederanno delle decisioni drastiche, soprattutto per Darkess.
E mentre Lumia cerca di trovare una via di fuga, i suoi amici si preparano a dichiarare guerra al Tiranno.





silvia.pinti@gmail.com –
Un mondo spaccato, dove il virus non è solo malattia ma metafora, e dove i personaggi non sono pedine in una distopia qualunque: sono carne, conflitto, contraddizione.
È un romanzo che pulsa di tensione, di scelte impossibili, di alleanze che si incrinano sotto la pressione degli eventi.
Lumia, Darkess, Daniel, Akira, Andra – ognuno porta il proprio peso, e l’autrice li scolpisce con precisione, fino a farteli sembrare reali, fino a costringerti a parteggiare, a contraddirti e a sperare insieme a loro (a soffrire anche ma… no spoiler).
Non è una lettura “comoda”: ti trascina nel cuore di una guerra che ha conseguenze morali prima che politiche, e lo fa con uno stile limpido e coinvolgente, senza mai lasciare che ti distragga dal cuore vivo della storia: i personaggi.
Il finale non si limita a chiudere: rilancia, scuote e lascia un velo di disagio (positivo) che risuonano a lungo.
Da leggere se amate le distopie che non si accontentano del cliché, se cercate mondi costruiti con coerenza e ricchezza, ma soprattutto se volete incontrare personaggi che vi restano addosso – con le loro ombre, i loro slanci, e le ferite che li rendono veri.